Peppe Barra
Conoscitore e attento ricercatore della tradizione popolare, Peppe Barra si dimostra particolarmente felice nel “contaminare” i generi. Il suo repertorio contiene pezzi classici e brani suoi o, di autori a lui vicini, sempre eseguiti in dialetto per dare maggiore forza al significato dei testi che hanno per tema esperienze autobiografiche: l’amore, la vita e la morte, quell’ironia e quel sarcasmo tutti partenopei che Barra esprime come nessun altro.
Il suo concerto è un arazzo iridescente e complesso, una tessitura di fili melodici ed emotivi che sanno parlare del presente e della memoria con grande naturalezza. Il viaggio nel tempo e nei suoni di Peppe unisce tammurriate e opere buffe, favole tratte da Basile e filastrocche popolari, barcarole procidane e storie di viandanti e re. Percorso che traccia le linee fondamentali della tradizione etnico musicale del sud Italia ed in particolare quella partenopea, fino ad arrivare nelle braccia enormi della world music. Pezzi arcinoti, attraverso la sua rivisitazione, acquistano una nuova verginità, una lettura inedita e sorprendente.
La forza della parola, gli accenti sospesi del suo dialetto diventano la viva e palpitante materia sonora con cui modellare i colori e le forme delle proprie esperienze passando dalla tragedia all’ironia in un istante con un gesto, un’occhiata, un cambiar tono di voce.
Le coloriture etniche, le tirate strumentali, il mood complessivo sono al servizio della gestualità e della vocalità -vero dono di natura- di Barra, capace di passare da esplosioni gioiose a interazioni da orco o vocette infantili, insomma interprete davvero fenomenale e versatile.
Fonte: Marocco Music
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