GALLIPOLI, SEI IN B! Tra carri allegorici e fuochi d'artificio una città in delirio La pazza gioia dei tifosi per la prima storica promozione
Giannini «Siamo stati immensi, sempre a cento all'ora» Pasquale Marzotta
GALLIPOLI 2 - MARCIANISE 2 GIUDIZIO +++ PRIMO TEMPO 2-1 MARCATORI Mounard (G) al 1', Ginestra (G) al 24', Innocenti (M) al 40' p.t, Molinari (G) al 16', Innocenti (M) al 39' s.t. GALLIPOLI (4-3-3) Rossi 6,5; Vastola 6, Molinari 7, Antonioli 6,5, Suriano 6 (dal 16' s.t. Cangi 6); G. Russo 6,5, Esposito 7, Cimarelli 6,5 (dal T s.t. Buzzegoli 6), Ginestra 7, Di Gennaro 6 (dal 11’ s.t. Riccardo 6), Mounard 7. PANCHINA Sciarrone, Bonatti, Cini, Marzeglia. ALLENATORE Giannini 7.
MARCIANISE (4-2-3-1) Mezzacapo 6, Pisciteli, 5,5, D'Apice 5,5, Murolo 5.5, M. Russo 5(dal 35' p.t. Manco 6), Romano 6, D'Ambrosio 5,5 (dal 16' s.t. Montanari 6), Ciano 6, Della Ventura 6 (dal 30' s.t. Di Napoli s.v.), Galizia 6, Innocenti 7,5. PANCHINA Fumagalli, Vanacore, Compagnone, Tedesco. ALLENATORE Fusi 6 ARBITRO Lupo di Matera 7. NOTE paganti 3.400, non ci sono abbonati, incasso di 20.800 euro. Ammonito D'Apice. Angoli 6-2.
GALLIPOLI (Lecce) Gallipoli scrive la storia. Conquista la B ed accede al paradiso. Al Bianco si stappa lo champagne, tra migliaia di bandierine giallo-rosse ed una tribuna tricolore, il presidente Vincenzo Barba termina il giro di campo e poi va in scena la fantastica coreografia con la Curva Sud che propone la gigantografia della città vecchia e della squadra giallo-rossa con la scritta suggestiva «La storia rende gli uomini immortali!». E dopo 38 secondi di gioco arriva il gol di Mounard, che accende la festa tra i tanti striscioni come «Qui si fa la storia», «Russo e... sogno», «Ci pensa Ciro». Sulla nave La prima storica promozione del Gallipoli è unica. I calciatori escono dallo stadio e si tuffano in mare. E, dopo il tripudio dei gavettoni nello spogliatoio, indossano la maglia rossa dalla scritta gialla «In Barba a tutti» e salgono sul grande carro allegorico allestito dai maestri cartapestai. La nave parte dal Bianco ed avanza in città sino a piazza Tellini, salutata dallo sventolio di bandiere, sirene, trombe e fuochi d'artificio. «Siamo nel calcio che conta e nessuno potrà mai cancellare questa impresa che appartiene alla storia —afferma Barba, che poi riceve al telefono la chiamata del ministro Raffaele Fitto—. Questo Gallipoli è stato impareggiabile. Giannini è insostituibile ed il nostro d.s. Dimitri è brillantissimo. Ma grazie a questo progetto ho avuto la possibilità di vivere a stretto contatto con tante persone. Insieme a loro vissuto momenti felici e tristi». Principe nel Salento Beppe Giannini si incorona Principe in panchina nel Salento. «È stato un Gallipoli immenso, perché siamo partiti a cento all'ora e siamo giunti con la stessa velocità. Malgrado qualche incidente di percorso, la squadra ha sempre reagito. Mi fa piacere il coro della curva. Ora godiamoci la festa e poi vedremo. Il Salento mi porta fortuna, perché a Lecce ho festeggiato la mia ultima stagione di calciatore con la promozione in A e qui a Gallipoli ho vinto il mio primo campionato di allenatore». Il d.s. Gino Dimitri è commosso per il suo primo campionato vinto nei professionisti, dopo i successi con le giovanili del Lecce. «Ho vinto praticamente tutto nel Salento: dai pulcini alla Primavera con il Lecce, sino a questa promozione in B con il Gallipoli. Questa vittoria ha un altro sapore. Il futuro? Ora festeggiamo e poi si vedrà». Dedica Il portiere Gegè Rossi è il più osannato, tra cori e striscioni e non solo per il pullman dei suoi 55 fans giunti da Qualiano. «Dopo aver vissuto l'inferno ora mi godo la riconquista del paradiso», dice Rossi. «Non mi era capitato di segnare in così pochi secondi, ho dimostrato tutta la mia fame», dice Mounard, 5 gol. E Francesco Di Gennaro scherza sul suo primo campionato vinto: «Ora potrò fare il fenomeno in B...». Mentre Giovanni Riccardo non dimentica il suo campionato vinto in Eccellenza con il Gallipoli: «Mi sento un privilegiato». Poi Ciro Ginestra, protagonista con 16 gol, sale sul carro dopo aver baciato la figlia Benedetta e la moglie gallipolina Elisabetta. A Gallipoli si scrive la storia.
Fonte: La Gazzetta dello Sport
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