«Gallipoli andrà in B festa solo rimandata» Giannini «La squadra non ha giocato bene» Stringara «Come al solito, bella partita e neppure un punto» Barba «Ormai abbiamo la consapevolezza dei nostri mezzi» Blasi: «Sconfitta ingiusta, però il Taranto non sa segnare» Pasquale Marzotta
GALLIPOLI 1 - TARANTO 0 GIUDIZIO ++ PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORI Di Gennaro al 31' s.t. GALLIPOLI (4-3-3) Rossi 7: Vastola 6, Molinari 6,5, Antonioli 6. Suriano 6,5: Russo 6. Esposito6,5. Buzzegoli6 (dal 37 s.t. Cangi s.v.): Ginestra 5,5 (dal 24' s.t. Sansone 5,5). Di Gennaro 7, Mounard 5,5 (dal 17 s.t. Riccardo 5,5). PANCHINA Sciarrone. Cini, Cimarelli, Marzeglia. ALLENATORE Giannini 6. TARANTO (4-2-3-1) Barasse 5; Sosa 6,5, Migliaccio 6, Prosperi 6. Di Bari 6,5: Giorgine 6 (dal 33' s.t. Dionigi s.v.), Lima 6,5: Carrozza 6.5 (dal 12' s.t. Caturano 5), Sciaudone 5 (dal 29' s.t. Lolli s.v.), Micco 6,5: William 5. PANCHINA Mordi, Cesareo, Miglietta, Paolucci. ALLENATORE Stringara 6 ARBITRO Gambini di Roma 7. NOTE paganti 1.800, non ci sono abbonati, incasso di 17.490 euro. Ammoniti Giorgine. Dionigi e Vastola. Angoli 3-1. GALLIPOLI (Lecce) Di Gennaro firma il derby e il Gallipoli si avvicina alle porte del paradiso della B. Mentre un Taranto sprecone inanella la decima sconfitta di fila in trasferta e scivola di nuovo nella zona playout. Lo stadio Bianco (circa 4000 spettatori) festeggia a lungo anche la vittoria matematica del campionato, ma poi arriva il gol del Benevento (ora secondo a -5) sul campo della Juve Stabia.. Barba in festa «il calcio è bello perché è imprevedibile e non c'è niente di scontato, come in amore —dice il presidente Vincenzo Barba—. Abbiamo conquistato un successo importante e abbiamo respirato per pochi minuti l'ebbrezza della B. Ma siamo convinti che non ci sfuggirà. Avvertiamo ormai la consapevolezza dei nostri mezzi e di poter festeggiare la matematica vittoria nelle prossime sfide di Lanciano e in casa con il Marcianise». Concretezza Il Gallipoli non bello ma concreto soddisfa il tecnico Beppe Giannini: «Sono comunque felice della squadra che, pur giocando non all'altezza delle altre prove, è rimasta concentrata riuscendo comunque a vincere. Mi ero stufato di ricevere i complimenti di un Gallipoli bello nel gioco ma sconfitto, come ad Arezzo, Cava e Sorrento. Il Taranto ha giocato una buona gara e ci ha messo in difficoltà in alcun circostanze e abbiamo rischiato di subire gol. Ma la grande squadra è anche quella che sa soffrire, che è cinica e attende il momento giusto per colpire». Gioia Di Gennaro Ancora una volta ha deciso Francesco Di Gennaro, che bacia il fratello Alessandro: «Sono contento di questa rete perché è una vittoria importante verso la serie B. ora godiamoci questo nuovo successo e poi ci prepariamo all'ultima trasferta di Lanciano. La voglia di vincere con il Gallipoli è sempre forte». Delusione C'è delusione in casa del Taranto e lo sottolinea Gigi Blasi: «È una partita nata e finita storta —dice il presidente—. Non meritavamo di perdere la partita per le due occasioni fallite e per lo strano gol subito. Ma per ottenere i risultati bisogna mettere il pallone dentro. Ora auguro al Gallipoli di vincere matematicamente il campionato a Lanciano e andare in B. Così potremo riprendere gli abruzzesi. Ma noi dobbiamo battere Potenza e Sorrento per evitare i playout. Tutto ciò con la speranza che il Pescara non conquisti due successi». Senza istinto assassino Paolo Stringara sottolinea la prova positiva dei suoi, ma recrimina per non aver raccolto risultati: «Il Taranto è riuscito a crearsi gli spazi sul campo del Gallipoli per vincere la partita —commenta il tecnico dei rosso-blu—. Abbiamo avuto due occasioni clamorose (con Sciaudone e William, ndr) per segnare. Mentre abbiamo lasciato le briciole al Gallipoli che nel primo tempo si è reso pericoloso solo con una punizione sbagliata di Molinari deviata sul palo da Di Gennaro. Ma l'attaccante campano nella ripresa ci ha puniti con un gol strano. Purtroppo, sono diverse partite che giochiamo meglio degli avversari, ma non raccogliamo niente. Parlando sul piano calcistico, dico che ci manca l'istinto assassino sotto porta. Così, ce ne ritorniamo a casa per l'ennesima volta con la consapevolezza della buona prestazione, ma senza aver raccolto neppure un punto». Fonte: La Gazzetta dello Sport
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